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giovedì 28 febbraio 2013

Oggi parliamo... dell'illustratrice REBECCA DAUTREMER


Oggi voglio presentarvi un'illustratrice che a me piace tantissimo e che ho scoperto da poco. I suoi albi sono dei piccoli capolavori e consiglio a tutti di approfondire la sua conoscenza, perché ne vale davvero la pena.

Sto parlando di Rébecca Dautremer, illustratrice francese nata a Gap nel 1971.

Rebecca inizia ad interessarsi alle arti grafiche all'inizio degli anni Novanta. Dopo aver trascorso un anno in una scuola di comunicazione visiva si iscrive ad un corso di grafica presso l'Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi. Durante questo periodo lavora come illustratrice per la casa editrice Gautier-Languereau.  

Dopo aver lasciato la scuola nel 1995 questa stessa casa editrice le affida la realizzazione delle illustrazioni di L'Enfant espion di Alphonse Dauded e La Chèvre aux loups di Maurice Genevoix. In questi anni inizia a lavorare anche per altri editori.   



Nel 2003 pubblica il suo primo libro di illustrazioni, L'Amoureux.  



Il successo su scala europea arriva nel 2004 con i quattro volumi Princesses oubliéès ou inconnues... realizzati con Philippe Lechermeir.







Nel 2005 esce la sua versione di Cyrano de Bergerac, albo realizzato con il marito Taï-Marc Le Thanh (creatore di libri per bambini). La storia non è ambientata in Fracia, come tutti potrebbero immaginare, bensì in Asia. Per stessa ammissione dell'autrice, per la realizzazione delle illustrazioni si è ispirata al Giappone, dopo aver visto il film La foresta dei pugnali volanti.






Cyrano

Rossana

Nel 2006 esce La tortue géante des Galapagos, opera che realizza da sola. 





Del 2009 è il bellissimo albo illustrato Elvis che realizza, di nuovo con il marito:

I genitori di Elvis erano molto poveri.

Però, per il suo decimo compleanno, il padre gli fece un regalo magnifico.
Gli mise un braccio sulla spalla e gli disse:
piccolo mio, hai dieci anni ormai, e vorrei regalarti l'unico oggetto a cui tengo veramente.”

Elvis aprì il regalo.

Era una chitarra.

Il cuore di Elvis cominciò a battere all'impazzata e, nei giorni che seguirono, dimenticò la loro povertà.
Ma la povertà, lei, non li dimenticava mica. La vita era dura.

Un giorno Elvis sorprese la mamma che piangeva in silenzio nella sua camera.
Allora, prese la chitarra, le cantò una canzone.
La mamma si asciugò le lacrime e gli sorrise.

Elvis si disse che la musica era una bella cosa.

La storia è ambientata in Mississipi, e tenta di ripercorrere, con poche parole e grandi immagini, la vita del grande Re del rock'n'roll, Elvis Presley.
In Italia esce per la casa editrice Donzelli editore.




Nel 2011 illustra Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, che in Italia esce per Rizzoli.

UNA CORSA ELETTORALE E UNA LUNGA STORIA

Facevano davvero una strana comitiva, riuniti li sulla sponda: gli uccelli con le penne infangate, gli animali con il pelo tutto appiccicato addosso, e tutti zuppi, infreddoliti e di malumore. Il primo problema era ovviamente come fare ad asciugarsi: si consultarono a questo proposito, e in capo a qualche minuto Alice si trovò a chiacchierare familiarmente con gli altri come se li avesse conosciuti da sempre.





Nel 2012 esce ancora per Rizzoli il meraviglioso Il piccolo teatro di Rebecca. Un teatro immaginario dove l'autrice ha raccolto circa 100 protagonisti tratti dalle storie dei suoi albi illustrati. Non vi è nessun dialogo, ma solo brevi citazioni perché il libro parla attraverso lo stile e l'eleganza dell'autrice, con storie che prendono vita grazie alla magia creata da un gioco di intagli in cui ci si può davvero perdere. 




Rebecca viene anche scelta per la grafica di alcuni prodotti della marca Kenzo, a partire da quella per il profumo Flower by Kenzo.

Per una conoscenza più approfondita di questa meravigliosa autrice rimando al sito ufficiale:


FONTI:



Qui trovate due belle interviste all'autrice:



Le immagini sono state ricavate dal sito ufficiale dell'autrice e con il motore di ricerca google immagini.

Buona visione!

Elisa











martedì 26 febbraio 2013

Il pranzo (letterario) è servito!

Ciao ragazzi!
Ho letto questo simpatico libretto: "Ricette per racconti a testa in giù" di Bernard Friot, Il Castoro 2011 


Si tratta di un libro di racconti, molto semplici, che si basano su una piccola serie di "ingredienti" che l'autore mette all'inizio.
Un esempio?

INCUBO (pag 12)
per due persone (Enrico e un incubo)
ingredienti:
- un letto
- un po' di polvere sotto al letto
- ronfamenti

Da questi elementi l'autore parte per raccontare una storia.

Che ne dite? vi lascio alcune ricette e mi cucinate un raccontino, anche breve breve? un assaggino? un antipasto? Proviamo!!!!! :)
Facciamo che comincio io, poi sbizzarritevi!

RICETTA 1
- una signora
- una pianta
- una fame da lupo!
La signora Clara si è dimenticata di fare la spesa. I negozi sono chiusi, i vicini sono al mare. ha una fame da lupo! Guarda nel frigo, non c'è niente. Guarda nella credenza, ancora niente. Gira che ti rigira, lei ha sempre più fame. Guarda in salotto e... uh! la pianta che le hanno regalato i suoi nipoti! è una bella piantona, alta, con le foglie grandi e lunghe e un grosso fiore che sembra avere un sorriso sornione. Perfetta per un'insalata. Prende olio, sale, forchetta, coltello e porta davanti alla pianta la sua sedia preferita. si mette a sedere, condisce le foglie e SGNAF!. 
Una settimana dopo i vicini accompagnano la polizia in casa della signora Clara. Trovano solo la pianta insolitamente grassa e soddisfatta. Era una pianta carnivora.

RICETTA 2
-una partita di calcio
- due amici
- un autobus di linea

RICETTA 3
- 13 cagnolini
- un dizionario
- un professore

RICETTA 4
- un computer
- nonna Griselda
- i marziani
- una bustina di tè al gelsomino

che ne dite? ci proviamo? 
BUONA COTTURA!!!!!!

venerdì 22 febbraio 2013

Oggi vi voglio consigliare... ANTOLOGIA DI SPOON RIVER, di Edgar Lee Masters



L'Antologia di Spoon River è una raccolta di poesie (bellissime) che il poeta Edgar Lee Masters pubblicò sulla rivista Mirror di St. Louis tra il 1914 e il 1915. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paese immaginario.
L'Anotologia di Spoon River esce nell'aprile del 1915. Il volume comprende 213 epitaffi, che diventeranno 244 nella seconda definitiva edizione americana, uscita nel 1916. Il volume si apre con un prologo intitolato La collina.  

Dove sono Elmer, Hernan, Bert, Tom e Charley,
il debole di volontà, il fortebraccio, il clown,
il bevitore, l'aggressivo?
Tutti, tutti ora dormono sulla collina.
Uno consunto dalla febbre, 
uno si è bruciato nella miniera,
uno fu assassinato in una rissa,
uno è molto in galera,
uno è caduto dal ponte lavorando duro per moglie e figli
tutti, tutti ora dormono, dormono, dormono sulla collina.
[...]
The Hill (La Collina)

La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che ricoprono ruoli diversi all'interno della società. Un tragico senso di disfatta emerge dalle voci dei protagonisti che rendono inequivocabilmente chiara la nuda realtà, "alzata come bandiera contro le false cronache delle pietre". La maggior parte dei defunti è irrequieta, non ha pace, quasi tutti si autodenunciano, registrando il loro fallimento in vita.

Perchè si è suicidato Albert Schirding
mentre cercava di diventare sovraintendente alle scuole della contea,
benedetto com'era dalle agiatezze della vita
e con figli meravigliosi, che gli han fatto onore
prima che lui arrivasse a sessant'anni?
Se anche solo uno dei miei ragazzi
avesse potuto gestire un'edicola di giornali
o una delle mie ragazze avesse potuto
sposare un uomo almeno decente,
io non mi sarei buttato a camminare nella pioggia
e poi ficcato a letto coi vestiti tutti bagnati
rigiutando l'assistenza del medico.
Jonas Keene

Edgar Lee Masters ebbe lo spunto per ambientare le sue poesie dal fiume Sangamon, non dallo Spoon. Ha preso 53 nomi dalla regione di Petersburg e 66 da quella di Lewiston, descrivendo le tombe di Petersburg per creare una straordinaria ed indimenticabile commedia umana animata da "una umiliata celebrazione dell'energia e della giovinezza di un grande passato" (Cesare Pavese).
L'autore è considerato l'uomo di "un solo straordinario libro". Nato come avvocato, appartiene al limbo della letteratura. Sin da giovane ha scritto poesie, poi pubblicate tutte insieme nel 1898. Nel 1902 si è cimentato in una tragedia in versi intitolata Massimiliano. Tre anni dopo si è occupato di un sonetto storico, Il sangue dei profeti mentre, negli anni successivi, ha firmato con lo pseudonimo di Webster Ford un libro di canzoni e uno di sonetti. Dopo il grande successo ottenuto con l'Antologia di Spoon River, che lo ha reso celebre in tutto il mondo, ha tentato di replicare con la raccolta The new Spoon River (1924). In seguito a questa pubblicazione decise di abbandonare definitivamente la carriera di avvocato per dedicarsi esclusivamente alla scrittura. Del 1936 è la sua autobiografia, Across Spoon River
Il suo successo oltreoceano tuttavia durò poco.  Dopo la fine della guerra mondiale il suo "realismo psicologico" non era più adeguato alla nuova situazione che si andava creando e la critica americana iniziò a ridimensionare il "fenomeno Masters", rinnegando il valore dell'Antologia, che venne ben presto accantonata e dimenticata. In Europa invece, e in particolare in Italia, la situazione era diversa: Cesare Pavese, nel 1930, scrisse ad un amico americano per avere informazioni su Edgar Lee Masters, pregandolo di "cercarmi le opere, se ne esiste un'edizione economica". Spoon River esce in Italia nel marzo del 1943 proprio grazie a Pavese, con la traduzione della grande Fernanda Pivano. Da allora sono uscite moltissime edizioni, tante da farlo divenire il libro di poesia più letto in Italia. La Pivano scrive che "l'autore definiva questo libro qualcosa di meno della poesia e di più della prosa" e, in effetti, è proprio così. Il tono degli epitaffi è sempre descrittivo e narrativo.

Il segreto delle stelle - gravitazione.
Il segreto della terra, - strati di roccia.
Il segreto del terreno, - ricevere il seme.
Il segreto dell'uomo, - il seminatore.
Il segreto della donna, - il terreno.
Il mio segreto: sotto un tumulo che non troverete mai.
Sig.ra Sibley

Edgar Lee Masters muore il 6 marzo 1950, in seguito ad una polmonite. Viene sepolto nel cimitero di Petersburg accanto alle tombe dei nonni e a quella di una zia. Sulla lapide sono incisi i versi di una sua poesia, intitolata Domani è il mio compleanno:

Buoni amici andiamo nei campi.
dopo un po' di passeggio, col vostro permesso
vorrei dormire.
Non c'è cosa più dolce
nè più benigno destino che il sonno.
Non sono che il sogno di un sonno benigno.
Andiamo a passeggio e ascoltiamo l'allodola.

Un'ultima poesia tratta dall'Antologia:

Henry mi ha messo incinta,
sapeva che non potevo portare a termine la gravidanza
senza perdere la vita.
Dunque ancora giovane 
ho varcato i portali di polvere.
Oh passeggero, al paese dove ho vissuto credono
che Henry mi amasse di amore coniugale,
ma io proclamo dalla polvere
che lui mi ha uccisa
per gratificare il suo odio.
Amanda Barker

Potete trovare questo libro in Biblioteca Centrale, via Roma 55 o in qualunque altra sede periferica della biblioteca. 
Buona lettura!
Elisa

FONTI:




Masters, E.L., Antologia di Spoon River, testo originale a fronte, Mondadori 1987



giovedì 21 febbraio 2013

Il gruppo musicale della settimana: THE RAMONES


Credo che tutti, almeno una volta nella vita, abbiano sentito parlare dei Ramones e che tutti abbiano visto, indossata da qualche amico o da qualche musicista, la loro maglietta.




I Ramones sono uno dei più influenti gruppi punk rock statunitensi, formatisi a New York, nel Queens (a Forest Hill) nel 1974, precorrendo gruppi come Clash (ai quali prestissimo dedicherò un post nel blog) o Sex Pistols
Il gruppo inizia a farsi conoscere come The Ramones molto presto. Ogni membro del gruppo sceglie Ramone come cognome d'arte, al fine di dare un senso di maggior compattezza alla band, quasi ad essere veri fratelli senza avere realmente alcun legame di sangue. Nacquero così Joey Ramone (Jeffrey Ross Hyman), Johnny Ramone (John Cummings), Tommy Ramone (Tamàs Erdélyi) e Dee Dee Ramone (Douglas Glenn Colvin).




Come successe anche ai Clash, l'identità del gruppo era rafforzata dal look, che divenne identico per tutti e che fu (ed è ancora) copiato da migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo: giubbotti di pelle nera, jeans stracciati, t-shirt e scarpe da ginnastica (preferibilmente All Star).




Le capacità tecniche dei Ramones erano piuttosto limitate quindi suonarono sin da subito brani originali, scritti da loro stessi ed adatti ai loro limiti, con testi spesso autobiografici, oppure ironici, divertenti e privi di significati politici. Comunque, i Ramones rimangono uno dei gruppi più importanti e significativi della scena punk rock mondiale. 
Alla fine degli anni '70 il gruppo iniziò a farsi conoscere anche oltreoceano, in particolare in Inghilterra, dove saranno fonte d'ispirazione per gruppi come Clash, Sex Pistols, Buzzcocks e Pretenders.
Ecco come il leader dei Clash, Joe Strummer, descrisse in un'intervista i loro concerti:
 "Era come un'ondata di calore, un bombardamento costante di canzoni. Non riuscivi ad accendere una sigaretta tra la fine di un brano e l'inizio di un altro. Era incredibile".




Furono proprio gli show dal vivo a determinare la fama mondiale della band. Tra il 1974 e il 1996 il gruppo si esibì in più di duemila concerti. 
Il 4 maggio del 1978 Tommy decise di lasciare il gruppo per dedicarsi unicamente al ruolo di produttore, poichè si sentiva troppo lontano dagli altri membri della band. A questo proposito, in un'intervista Dee Dee disse:" Era fantastico per un ragazzo di ventun'anni andare al supermercato a comprarsi delle patate e gli ingredienti per farsi un hamburger per cena quando io ad esempio passavo il tempo a mangiare patatine fritte e droga". Verrà sostituito alla batteria da Marky Ramone (Marc Bell). 
Nel 1980 il gruppo ebbe una specie di crisi d'identità: si stava assistendo ad un continuo cambio generazionale degli storici gruppi punk e solo i Clash erano sulla cresta dell'onda con il loro (meraviglioso) album London Calling.






Nel 1983 Marky fu allontanato dal gruppo, per colpa dei suoi gravi problemi con l'alcool, e fu sostituito da Richie Ramone (Richard Reinhardt). Quest'ultimo lasciò la band nel 1987 e per un brevissimo periodo fu sostituito da Elvis Ramone (Clem Burke), che era stato il batterista di Blondie. Ad agosto, infine, tornò Marky che continuò a suonare nel gruppo fino al loro scioglimento. 

Nel luglio del 1989 Dee Dee decise di abbandonare la band per dedicarsi alla musica rap, continuando comunque a scrivere canzoni per il suo gruppo storico. Venne sostituito da C.J. Ramone (Christopher Joseph Ward), che però prima di diventare un membro della band a tutti gli effetti fu costretto a passare del tempo in prigione, poichè lasciò il corpo dei marines senza dare comunicazione ai suoi superiori.
Il gruppo si sciolse nel 1996, con più di dieci album alle spalle. In quell'anno i Ramones tennero il loro ultimo concerto dal vivo al Palace di Los Angeles. Allo show parteciparono altri grandi nomi della musica mondiale, tra cui Lemmy Kilmister dei Motörhead, Tim Armstrong e Lars Frederiksen dei Rancid, Eddie Vedder dei Pearl Jam, Chris Cornell e Ben Shepherd dei Soungarden e lo stesso Dee Dee Ramone.
Joey morì nel 2001, Dee Dee nel 2002 e Johnny nel 2004.



DISCOGRAFIA:

Ramones, 1976
Animal Boy, 1986
Halfway to Sanity, 1987Brain Drain, 1989
Loco Live, 1991
Acid Eaters, 1993
¡Adios Amigos!, 1995
Greatest Hits Live, 1996We're Outta Here!, 1997You Don't Come Close, 2001NYC 1978, 2003

“Quanti tempi bisogna suonare nei Ramones? Due. Veloce e più veloce” Johnny Ramone

FONTI:


mercoledì 20 febbraio 2013

Il nostro LABORATORIO DI SCRITTURA... per tutti i nostri giovani scrittori

Eccomi di nuovo!

Oggi voglio parlarvi di una nuova iniziativa promossa dalla Biblioteca Centrale in collaborazione con ITAS assicurazioni:

il LABORATORIO DI SCRITTURA "PAROLE APPESE".

La guida Lorenzo Carpanè vi accompagnerà sulla cime delle parole per dar loro forma e trasformarle in racconti!
La partecipazione è assolutamente gratuita, l'unica cosa che bisogna fare è dare conferma della propria presenza all'indirizzo info@bibcom.trento.it.
Le iscrizioni sono aperte a tutti i giovani.

Per qualunque informazione potete chiamare il numero 0461/889521.


Il laboratorio di scrittura è stato pensato in concomitanza all'iniziativa "PREMIO ITAS MONTAGNAV[V]ENTURA, i giovani r@ccontano la montagna".
Al concorso possono partecipare tutti i ragazzi d'età compresa tra i 16 e i 26 anni. I racconti riguarderanno la montagna in tutti i suoi aspetti. A ciascun vincitore sarà assegnato un premio di 1000 (mille) euro sotto forma di fondo pensione aperto.
I racconti devono essere inediti, scritti in italiano, compresi tra i 6000 e i 9000 caratteri (spazi compresi), in carattere Arial 12 con interlinea 1.5, anonimi ed accompagnati da una busta chiusa, per garantire una valutazione anonima, contenente il modulo di adesione allegato al regolamento, sottoscritto e compilato con tutti i dati richiesti.
La giuria sarà composta da esperti di narrazione e di scrittura e da un rappresentante del gruppo ITAS. La premiazione avverrà nel corso del 41° premio ITAS del Libro di Montagna.
Per qualunque info a riguardo rivolgersi alla Segreteria del Premio ITAS del Libro di Montagna, premioitasgruppoitas.it. Segreteria premio: premioitas@gruppoitas.it

PARTECIPATE NUMEROSI AL LABORATORIO DI SCRITTURA, non fatevi scappare questa bella possibilità... sono sicura che non ne rimarrete delusi!!!

Elisa



martedì 19 febbraio 2013

Hai mai usato il nostro servizio di MEDIALIBRARY ONLINE?

Riporto questo articolo scritto da Chiara Bert lo scorso luglio in merito al nuovo servizio offerto dalla Biblioteca Centrale, MEDIALIBRARY ONLINE.


TRENTO. Le biblioteche trentine sono pronte a fare il salto nell’era degli ebook. Non servirà più andare in biblioteca a prendere il proprio libro in prestito, basterà collegarsi ad internet e scegliere ciò che si cerca nella banca dati digitale: non solo libri, ma anche 1.500 quotidiani da 80 Paesi del mondo, audiolibri in streaming, musica, film. Un’offerta di informazione e cultura sterminata messa a disposizione da Media Library OnLine, il primo network italiano di biblioteche digitali pubbliche.
Il progetto è stato pensato dall’Ufficio provinciale per il sistema bibliotecario trentino che ha elaborato una proposta presentata a maggio ai Comuni. Tra le primissime adesioni quella del la biblioteca comunale di Trento, che con i suoi utenti 2 mila utenti al giorno e 420 mila prestiti all’anno rappresenta il primo fornitore di cultura in città.
Per molti leggere un libro resta collegato allo sfogliare le pagine di carta, toccarle, vederle ingiallire nel tempo, con le “orecchie” a fare da segnalibro e i volumi ordinati (o meno) che aumentano con il passare degli anni sugli scaffali della propria libreria di casa. Un valore che va al di là dell’oggetto e diventa affettivo.
Ma oggi sono sempre di più i lettori che scelgono di acquistare libri digitali: che innanzitutto costano meno, non occupano spazio in casa; e sono immediatamente disponibili con un solo clic sul computer o sull’ipad, senza necessità di andare a comperarli in libreria.
In Trentino le prime ad avventurarsi nel digitale sono state le biblioteche dell’Alto Garda. Ora la Provincia ha deciso di estendere il servizio, sostenendo i costi di abbonamento per un anno ai servizi forniti da Media Library OnLine. Le spese per l’acquisto di ebook spetteranno invece alle singole biblioteche con propri budget, partendo da un minimo di 1000 euro l’anno. Tante le biblioteche che si sono dette interessate, nei prossimi giorni si farà il punto sulle adesioni e poi si partirà. Il Comune di Trento, con l’assessore Renato Tomasi, ha aderito decidendo di stanziare una somma iniziale di 3 mila euro, da aumentare eventualmente nel corso del 2013.
fonte: 
medialibraryonline:




lunedì 18 febbraio 2013

.DANIELE SILVESTRI... PERCHE' SANREMO E' SANREMO!


Si è appena concluso il Festival di Sanremo e, come dopo ogni kermesse musicale che si rispetti, stanno per uscire una quantità di nuovi lavori dei personaggi che vi hanno partecipato.
Avrei voluto scrivere un post su Elio e le sue Storie Tese (uno dei miei gruppi italiani -viventi- preferiti), ma siccome nessun nuovo album è per ora previsto, ho deciso di “ripiegare” su un altro artista che mi piace molto, e cioè Daniele Silvestri.

Nel 1994 Daniele debutta con il primo album omonimo e si aggiudica il prestigioso premio Targa Tenco. L'anno successivo partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone (bellissima) L'uomo col megafono, ricevendo dalla critica il premio Volare per il miglior testo letterario.



Negli anni successivi parteciperà a diversi spettacoli teatrali, realizzerà diverse colonne sonore per il cinema e per il teatro, pubblicherà diversi album e, nel 2003, uscirà il suo primo libro, L'autostrada, nel quale parla del suo ultimo tour e della sua attività musicale.

Nel 1999 prende nuovamente parte al Festival di Sanremo con il brano Aria, incentrato sul tema della vita carceraria e riceverà dalla critica l'ambito premio Mia Martini, nonché quello per il miglior testo.
Vincerà di nuovo il premio della critica Mia Martini nel 2002, con il brano di successo Salirò.




Nel 2007 partecipa ancora al Festival di Sanremo con la canzone La paranza, brano che gli farà vincere anche il David di Donatello per la miglior canzone originale. Il brano, contenuto nel suo ottavo album Il Latitante, viene seguito dall'uscita del secondo singolo intitolato Gino e l'alfetta, adottato anche come inno ufficiale del Gay Pride nel 2007.



Quest'anno si è esibito al Festival con due brani abbastanza diversi tra loro, ma molto intensi, A bocca chiusa e Il bisogno di te (ricatto d'amor) (sarà il primo a passare il turno per essere cantato nelle serate successive).




L'uscita del nuovo album è prevista per il 29 marzo 2013.


FONTI:



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